Imprenditoria giovanile: chiedere finanziamenti a fondo perduto

Tutto parte da te

Se sei una persona creativa, se hai voglia di costruire qualcosa di tuo, se hai un’idea che credi possa funzionare, allora devi portarla avanti e verificare se è un’idea vincente oppure no. Dunque le prime cose a cui devi pensare prima di pensare ai fondi e ai finanziamenti a fondo perduto riguardano te:

  • Credo che la mia idea possa funzionare?
  • Quali sono i miei obiettivi nella vita?
  • Mi piace la scoperta e sono flessibile al cambiamento?

Guidare una nave non è semplice, così come non lo è guidare il proprio progetto al successo. Ma tanti ci riescono. Perché tu non puoi? Non pensare che tu non abbia gli strumenti e sappi che l’autofinanziamento di un progetto è solo uno dei modi per portarlo avanti. Fortunatamente ne esistono tantissimi: il capitale umano, il crowdfunding, il finanziamento a tasso agevolato o a fondo perduto, i fondi europei, il venture capital, etc.
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L’idea da sola non basta

Cosa occorre al tuo progetto per avere successo? Beh, anzitutto occorre un progetto. Costruire un progetto è semplice sulla carta, ma necessita di un insieme di figure che costruiscano valore al suo interno. Te lo immagini ad esempio un progetto senza una reale conoscenza del mercato in cui si colloca? Hai bisogno di conoscere bene la tua clientela e gli attori nel segmento in cui ti collochi, altrimenti difficilmente potrai trovare la chiave di lettura giusta per rivolgerti a loro. Dunque, i punti chiave per costruire un buon progetto sono i seguenti:

  • L’idea imprenditoriale
  • Obiettivi del progetto
  • Clienti target
  • Prodotti e servizi offerti
  • Strategia dell’azienda
  • Attrattività del segmento e del mercato
  • Risorse e competenze critiche
  • Dimensione del mercato
  • Quota di penetrazione del mercato
  • Vantaggio competitivo
  • Sintesi dei risultati economico-finanziari attesi
  • Fonte finanziaria

Vediamo di che si tratta.

L’idea imprenditoriale

Qui serve la tua creatività. Cerca di partire guardando la direzione in cui vuoi andare ma ordina le tue idee nel concreto; l’astratto ti consente di capire i tuoi obiettivi reali ma devi organizzare la tua visione chiudendo il cerchio nel mondo reale.

Obiettivi del progetto

Nulla di più semplice. Crea una MindMap, ovvero una sorta di schema a raggiera. Al centro metti il tuo progetto tra 3 anni e attorno costruisci tutto ciò che vorresti raggiungere, da un numero specifico di clienti al fatturato, al profitto personale, etc. Fa che siano credibili e che siano quelli che tu realmente vorresti avere nella tua vita imprenditoriale e professionale.

Clienti target

Non puoi creare nulla di concreto se non identifichi esattamente la tua clientela tipo. Pensa alle caratteristiche di una persona o un gruppo di persone che conosci e che sai che potrebbero diventare tuoi clienti. Razionalizza queste caratteristiche stilando un elenco di aggettivi che danno loro una connotazione nelle abitudini di consumo e nella vita privata.
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Prodotti e servizi offerti

Cosa commercializzi e come? Identifica in maniera netta e il più oggettiva possibile ciò che stai proponendo alla tua clientela. Per il momento non soffermarti sul perché dovrebbero scegliere te anziché milioni di aziende nel mondo. Per ora fissa i tuoi punti chiave cercando di capire cosa i tuoi clienti troverebbero utile nel tuo progetto.

Strategia dell’azienda

Questo punto non puoi svilupparlo da solo, poiché richiede competenze di business development che solo team come il nostro può darti, ma fin tanto che non decidi di rivolgerti a dei professionisti che si possono occupare della tua strategia, puoi fissare alcuni punti e procurarti delle informazioni utili. Anzitutto, cerca di redigere un elenco dei tuoi concorrenti e cerca di capire loro come si muovono nel mercato, qual è il messaggio su cui fa leva la loro strategia commerciale e qual è il loro punto di vista. Cerca poi di elencare per ognuno i punti di forza e di debolezza (ad es. grande community di fans su Facebook, poca reattività a rispondere ai messaggi).

Attrattività del segmento e del mercato

Esistono realmente utenti che sono interessati a quello che proponi? Più è alta la domanda e maggiore sarà la probabilità di successo che avrai. Attenzione, non parliamo di quantità ma di desiderabilità. Ai fini dell’attrattività non importa se esistono 40 milioni di persone o 20 mila. L’importante è che esista un segmento o una nicchia che può essere interessata a ciò che proponi.

Risorse e competenze critiche

Devi avere conoscenza del settore in cui vuoi collocarti o delle dinamiche di interazione. Ad esempio se hai avuto un e-commerce di telefonia, puoi immetterti nella vendita online di abbigliamento, ma difficilmente puoi occuparti di noleggio barche. Non che ciò sia impossibile ma è sempre preferibile essere competente nel settore in cui vuoi entrare con il tuo progetto, in base alla mansione di cui devi occuparti. Ti faccio il mio esempio: io personalmente amministro Web Station, ma mi occupo anche di atri progetti nei settori più svariati, dall’interior design ai servizi per famiglie. Come ci riesco? In tutte le attività che seguo, mi occupo specificamente di sviluppo imprenditoriale e di marketing. Dunque svolgi nel tuo progetto un ruolo in linea con le risorse che hai e con le competenze di cui disponi.

Dimensione del mercato

Questo parametro funziona come i piatti di una bilancia. Maggiore è la dimensione del mercato, tendenzialmente più concorrenti avrai. Minore è la dimensione del mercato, minore sarà il tuo pubblico. Dunque non esiste una situazione ideale, né vale la regola che bisogna cercare il compromesso tra le due. Tutto dipende da quanto è genuina la tua idea e da quanto è originale il tuo punto di vista, la così detta Vision imprenditoriale.

Quota di penetrazione del mercato

Il tuo progetto può creare una abitudine, dunque avere massima penetrazione nel mercato entrando trasversalmente nello stile di vita delle persone, oppure offrire servizi ausiliari ad una categoria specifica di utenti. Questo è un parametro che determina il livello di fidelizzazione della tua clientela, ma è necessaria una conoscenza importante del tuo target per stabilire questo parametro con certezza. Di solito nel digital marketing si arriva a determinarlo dopo il lancio, studiando le abitudini di utilizzo del tuo sistema da parte degli utenti.

Vantaggio competitivo

Questo è un punto importante su cui devi riflettere con attenzione. Non devi fare l’errore di mettere tutto in discussione, ma devi chiederti perché le persone debbano scegliere la tua azienda. Per non entrare in crisi, ti basta pensare alle tue caratteristiche personali ed eventualmente a quelle della tua squadra. Un’azienda è fatta di persone, e la vision la trasmette il suo leader. Dunque devi riflettere sulle tue caratteristiche da imprenditore, sognatore, operatore, lavoratore. Tutto ciò che ti viene in mente è importante a definire come sarà la tua azienda. Se sei un tipo metodico, o se viceversa sei creativo; se sei un attento conoscitore di persone, o se ti basi principalmente su impressioni. Da qui di solito la nostra equipe tira fuori l’essenza di ciò che farà funzionare bene il tuo progetto e la tua missione aziendale; senza un contributo di esperti difficilmente riuscirai ad approfondire tutti gli aspetti che determineranno il tuo vantaggio competitivo, dunque è importante che tu faccia un primo lavoro di esame per poi demandare all’esterno la valutazione di ciò con maggiore oggettività.

Sintesi dei risultati economico-finanziari attesi

Cosa ti aspetti in termini di fatturato a fine anno? Inoltre, sei aperto ad un contributo di terzi? Ti aspetti che qualcuno comprerà la tua idea o ti proporrà altresì di entrare in affari con te? Questo punto parte da un presupposto soggettivo. Tipicamente noi acquisiamo questa valutazione del nostro cliente e la rendiamo un valore concreto in base al progetto globale.

Fonte finanziaria

Qui viene quello che dissuade molti neo imprenditori: da dove prendo i soldi? Non accaso l’ho messo come ultimo punto del mio articolo. Ti svelerò un segreto: ho fondato Web Station nel 2007 e mai i soldi sono stati importanti per il successo aziendale. Eppure abbiamo aperto in uno stanzino di 25 metri quadri. Ora lavoriamo con 3 dei 5 continenti, dunque direi che di strada ne abbiamo fatta un bel po’. Come abbiamo fatto dunque senza risorse economiche? Beh non esistono solo i soldi per mandare avanti un’impresa. Certo è necessario produrne, ma nulla alimenta di più l’azienda quanto la qualità di lavoro e la motivazione del suo team. L’azienda è la squadra. Dunque personalmente ho sempre valorizzato al massimo il capitale umano. Chi ha lavorato con noi sa che spesso i ritmi sono frenetici e abbiamo una procedura di controllo a 3 livelli che a volte può essere pressante, ma la qualità per noi non vuole compromessi, così come la dedizione. Il risultato è che ci divertiamo un mondo a fare quello che facciamo, dalle riunioni team in varie città del mondo, agli aperitivi business con i clienti, alle attività di supervisione della produzione in cui vediamo materialmente come vengono fatti i prodotti che sponsorizziamo, alle 1000 situazioni diverse in cui ci troviamo e alle centinaia di cose nuove che impariamo. Se puoi contare sulla squadra, hai già tutto ciò che ti serve per avere alta produttività e massima fidelizzazione del cliente. Da lì, devi solo crescere perché sai già che tu e la tua squadra siete alla continua ricerca di stimoli; di conseguenza la crescita aziendale diventa frutto di una forte volontà individuale e collettiva, non un dovere.
[Tweet “Se puoi contare sulla squadra, hai già tutto ciò che ti serve per avere alta produttività.”]
Al di là di ciò, come dicevo all’inizio, se semini bene potrai sfruttare mille strade per ricevere fondi. Anzitutto devi redigere un buon progetto, l’idea da sola non basta. Per un buon progetto hai bisogno di una squadra forte che si occupi dello studio del mercato, degli obiettivi, del target, della strategia, della progettazione. Dunque se davvero ti interessa diventare un giovane imprenditore e avere successo col tuo progetto, vediamoci per un caffè e discutiamone assieme:

 
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