Il web e in particolar modo i social network seguono delle logiche di gruppo sociologicamente definite. Le reti di comunità che ogni persona presente su internet crea con gli altri possono venir supportate dall’interazione offline, oppure rimangono espressamente confinate all’interno della rete.
Anche quando si tratta di acquisti ci sono persone che guidano gli altri nella scelta, esprimendo pubblicamente le proprie inclinazioni, in merito ad un determinato settore o trend.
Queste persone, sempre più connesse al web, una volta si chiamavano testimonial. Oggi invece si parla di influencer.
Gli influencer danno valore aggiunto a prodotti e servizi aziendali
Ma chi sono gli influencer?
Sono persone presenti sul web definite come “importanti” perché sanno farsi ascoltare e apprezzare da un vasto seguito, per una propria peculiarità comunicativa, una conoscenza approfondita di un argomento o per capacità critica di un settore specifico. Gli Influencer si possono trovare online nei diversi social network, e ognuno ha i propri canali preferenziali.
Sono presenti su Facebook, Twitter, a volte sono Youtubers o blogger professionisti. Generano contenuti particolarmente interessanti per una vasta cerchia di pubblico, riscontrando alti livelli di interazione con i propri account.
Esistono diverse tipologie di influencer: si passa dalle celebrità vere e proprie alle figure che generano autorità, ai professionisti di determinati ambiti lavorativi ai consumatori di prodotti.
Molte aziende si sono accorte poco per volta del vantaggio che possono portare gli influencer mantenendo apporti costanti con essi, per via della loro capacità di raggiungimento di potenziali clienti molto vasta.
Per questo motivo è nata una vera e propria disciplina intorno a loro: l’influencer marketing.
L’azienda che si avvale di questo tipo di strategia sa che coinvolgendo determinate persone può raggiungere una grande visibilità online, migliorare la reputazione aziendale e parlare indirettamente con i clienti.
Esistono diverse tipologie di influencer, si passa dalle celebrità ai professionisti
Ecco come funziona l’influencer marketing
Un primo passo fondamentale è comprendere quanto possono essere utili gli influencer sul web per la propria azienda. Il secondo è trovare quelli giusti. E non è sempre facile, perché sono numerosi e generano contenuti per diverse piattaforme online. Esistono alcuni strumenti utili a questo fine, come Buzzoole o Klout.
Dopo aver stilato una lista di influencer più o meno importanti per l’azienda, si procede a contattarli, ricordando che in genere più questa persona ha seguito più saranno le aziende che si rivolgeranno ad essa. E’ utile immaginare l’influencer come se fosse un nuovo canale di comunicazione, e instaurare un rapporto basato sullo scambio che rafforzi la collaborazione. Azioni utili a coinvolgerli possono essere: l’invio di prodotti campione, l’invito agli eventi organizzati dall’azienda, la promozione reciproca.
Creare delle community che racchiudano i propri influencer potrebbe essere una valida strategia per facilitare l’interazione.
Tutto questo ha come obiettivo ultimo quello di trasformare i propri influencer in ambasciatori sul web del proprio marchio o dei prodotti venduti dall’azienda.
In determinati settori e ambienti online infatti la loro voce vale molto di più di quella aziendale, specialmente se si fa riferimento a recensioni o sconti.
Le reti di comunità sviluppate online possono arrivare anche all’offline