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Cos'è una Landing Page?

Com’è fatta una landing page e come funziona realmente

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Abbandoniamo per un attimo Internet misterioso e ricco di numeri e scendiamo con i piedi per terra. Si, perché di complicato nel marketing non c’è proprio nulla. Tutto si basa su concetti semplici e basilari, su cui vengono a stratificarsi ipotesi, dati, teorie. Dunque la prima cosa che devi pensare prima di leggere questo articolo è che ti spiegherò cos’è una landing page utilizzando concetti commerciali che già conosci.
Iniziamo. La landing page è una pagina web che ha uno scopo preciso, tipicamente quello di raccogliere richieste di contatto da parte degli utenti – banalmente attraverso la compilazione di un form. Esiste una variante, che è la Sales Page, che ha lo scopo invece di vendere un prodotto o un servizio. Certamente ne avrai incontrate. Le più comuni riguardano corsi ed e-book.
[Tweet “La landing page è una pagina web che ha uno scopo preciso: raccogliere contatti”]
Ora che abbiamo capito cos’è una landing page dobbiamo capire un altro concetto molto importante. Una landing page è inutile se non genera contatti.
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#1. Una landing page è inutile se non genera contatti

L’utilità di una landing page infatti aumenta via via che diventa efficace. Vale a dire che più contatti converte e più vale l’investimento che hai sostenuto per fartela realizzare dagli esperti marketer che seguono la tua strategia marketing. Questo è un concetto importante che chiunque tenterà di sgretolarti con teorie e riferimenti letterari poco probabili. Non ci sono scuse: la landing page DEVE convertire.
Molti miei colleghi si rifanno agli schemi tipici di landing page. Quindi prendono il loro bel manualetto, ripassano i concetti chiave (gancio, credibilità, accessibilità, etc.) e ti istruiscono su quali sono i magnifici effetti di questo super studio scientifico collaudato.
Io vorrei esprimere un concetto semplicissimo. Non puoi mettere lo stesso abito in circostanze diverse. Se vai a bere una birra con gli amici e metti il frac, sembrerai un pinguino che beve birra. Se vai a un matrimonio in tuta da ginnastica, l’unica cosa che posso garantirti è che avrai un incidente diplomatico con gli sposi. Ed ecco un secondo concetto importante:
[Tweet “Se vai a bere una birra con gli amici e metti il frac, sembrerai un pinguino che beve birra”]
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#2. La circostanza decide la struttura che deve avere la tua landing page

Questo è un passaggio fondamentale perché se andrai in fiera a presentare il tuo prodotto e vuoi raccogliere contatti, il modo più astuto che hai per farlo può essere rilasciare il tuo catalogo dietro compilazione di un form. E’ quello che io e la mia squadra abbiamo fatto ad esempio per il nostro cliente MAX ITALIANO, creatore di meravigliose porte artistiche, che mentre scrivo è in fiera in Florida alla “INTERNATIONAL WINDOW COVERINGS EXPO” e sta ricevendo bellissimi riscontri. Ecco la landing page che abbiamo realizzato per lui (tra l’altro realizzata dalla nostra equipe in tempi record – 48h):

Se hai letto altri articoli sulle landing page, saprai che questa non è affatto la struttura tipica di una landing page. Ma allora come mai sta avendo successo e sta convertendo? A questo punto devo spiegarti il terzo ed ultimo concetto fondamentale delle landing page e te lo spiegherò in maniera molto concreta.
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#3. Meno distrazioni ha una landing page e più converte

Questa è una regola fondamentale che ahimè molti ignorano. Anzitutto la landing page è solo la pagina di atterraggio. C’è qualcosa che avviene prima. Se la tua landing page è la destinataria di traffico da Google Adwords, c’è della comunicazione che puoi mettere nei tuoi annunci. Se la tua landing page è linkata ad un tuo post sponsorizzato sui social network, ci son delle cose che puoi dire per agganciare i tuoi prospect ovvero i tuoi potenziali leads (coloro che ti lasceranno la richiesta di contatto). Quindi in buona sostanza è fondamentale che tu parta dal presupposto che l’utente arriva alla tua landing dopo che è successo qualcosa di importante mentre stava navigando, passeggiando, usando il suo smartphone.
In fiera il nostro cliente sta dispensando bigliettini da visita e parlando con le persone. Chi atterra sulla sua landing page ha già avuto una prima presentazione del prodotto. Dunque compie un’azione motivata dalla curiosità. E quella stessa curiosità spinge il visitatore a richiedere il catalogo. Non può desiderare di meglio e in quel frangente NON VUOLE DI MEGLIO. Dunque niente distrazioni. Gli diamo esattamente quello che non sa di cercare ma che apprezzerà di ricevere.
A questo punto ti chiederai: e se le informazioni che devo fornire sono molte di più? Beh nulla di più semplice. Organizzale con cura e in maniera sistematica. Per farlo devi analizzare il tuo target, creare un flusso, costruire una esigenza di contatto.
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E’ quello che abbiamo fatto ad esempio per Generali. Abbiamo dovuto studiare in dettaglio tutte le caratteristiche del prodotto, intervistare le agenzie per capire il profilo cliente (il così detto buyer persona), e abbiamo dovuto studiarci tutti i principali concorrenti di prodotti pensionistici. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta 🙂 Ecco la landing page che abbiamo creato per il prodotto Valore Pensione di Generali:

Questa struttura come vedi è completamente diversa da quella della landing page MAX ITALIANO, perché ci son molti più contenuti e perché è diversa l’esigenza. Se hai letto l’articolo fino ad ora avrai già capito il punto fondamentale di questa scelta.
[Tweet “Ecco cosa fa la differenza tra una landing page che converte e una che ti fa solo sprecare denaro”]
Le nozioni che ti ho spiegato finora fanno la differenza tra una landing page che converte e una che ti fa solo sprecare denaro. Eh si perché una landing page che non converte ti costa un occhio della testa. Immagina che devi investire per la sua realizzazione, per la sponsorizzazione (perché senza traffico, la landing page è inutile) e per l’analisi dei dati. E poi mi spiace ma devo aggiungere anche un altro punto alla lista delle cose che devi sapere, e questo non ti piacerà.
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#4. Cosa succede dopo che un contatto ha lasciato i propri dati su una landing page?

Beh ora devi immaginare una landing a regime. Sta spiegando ai tuoi utenti perché devono lasciarti i loro dati. E funziona, iniziano ad arrivarti decine di email al giorno. Panico?
No, se hai creato un funnel. Che cos’è un funnel? Il funnel è un percorso di azioni o risposte che seleziona i tuoi contatti consentendoti di lavorarli automaticamente ed evidenziandoti quelli più interessanti. Ti spiegherò i meccanismi e le meraviglie del marketing automation in un altro articolo, perché è un argomento piuttosto vasto.
Ti anticipo una cosa però. Se vuoi richiederci un preventivo per la realizzazione di una landing page, fallo attraverso la nostra pagina contatti. Vedrai in funzione il marketing automation. Vediamo se capirai cos’è quando parlerai con lui 😉
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